Pippo Civati: energia rinnovabileIn un’entusiasmante serata all’Auditorium “Felice Musazzi” di Lazzate, il candidato Consigliere Regionale P.D. Giuseppe Civati ha presentato il suo programma ai cittadini. C’era attesa per la sua posizione sul tema delle fonti energetiche: egli ritiene fondamentale la messa in secondo piano dei combustibili fossili rispetto alle fonti rinnovabili, grande risorsa che può dare lavoro a molti giovani ingegneri italiani e a tante imprese del settore. In una terra considerata leghista, Civati ha messo in luce le contraddizioni del partito di Bossi, che fa antipolitica come se non governasse da vent’anni, e ha denunciato il comportamento di Formigoni, che ha appoggiato fino a ieri Prosperini, assessore arrestato che ha patteggiato tre anni e mezzo per tangenti. Civati ha approfittato dell’occasione anche per promuovere il testo scritto insieme al collega Carlo Monguzzi, dal titolo “Il libro grigio della Giunta Formigoni”, in cui a ogni lettera dell’alfabeto è associata una parola simbolo del quindicennio di Presidenza di Roberto Formigoni: si va dalla A di Arese, su cui la Giunta Regionale aveva grandi progetti (“Il polo della mobilità sostenibile”), e ora invece si appresta ad essere protagonista dell’ennesima speculazione edilizia, sino alla Z di Zero Donne presenti nella Giunta stessa. Anche il tema dei trasporti pubblici (in particolare i treni) è di primaria importanza, visto che la Regione non ha fatto gli adeguati investimenti in questo settore, preferendo invece concentrarsi su nuove autostrade e raccordi. “Intanto i pendolari viaggiano su treni sporchi, affollati, freddi d’inverno e caldi in estate, e in buona parte vecchi”, ha detto a chiare lettere Civati. Come di consueto, spazio anche agli interventi dei cittadini, che desideravano chiarimenti ad esempio sull’alternativa fra energia atomica e fonti pulite, privatizzazione del servizio di fornitura idrica e Decreto Ronchi, finanziamenti pubblici a cliniche e scuole private. Civati ha ribadito che il nucleare è una scelta economicamente poco conveniente, perché i vantaggi arriverebbero tra troppi anni e sarebbe costosissimo nell’immediato, ha detto che secondo il PD dovrebbero essere i Comuni a decidere se gestire i servizi idrici o affidarli ai privati, ha rimarcato la sua contrarietà al buono scuola come strutturato ora (disponibile solo per bambini che frequentano scuole private). |